La mia filosofia di insegnamento del trombone Parte prima. Una discussione generale della mia filosofia pedagogica e musicale Parte
seconda. Una panoramica generale del mio piano di studi di quattro anni per l’insegnamento a livello
universitario.
In questo documento presento in tre parti la mia filosofia pedagogica e musicale del trombone. La prima parte è una descrizione generale della mia
filosofia. La seconda è un piano di insegnamento per quattro anni, che delinea i concetti
generali, gli studi, i metodi e il repertorio che uso spesso per educare gli studenti di trombone a livello
universitario. La terza parte, “Rimedi per il giovane trombonista”, sintetizza parte del repertorio e dei concetti che ho usato per affrontare problemi specifici spesso incontrati dagli
studenti.
Iniziai ad insegnare a causa del grande bisogno che gli studenti italiani e tedeschi avevano di informazioni utili e pedagogia efficace. Il livello dei trombonisti in Italia e Germania era spaventosamente basso. Mi si spezzava il cuore nel vedere dei giovani, spesso molto dotati, in difficoltà, senza indicazioni su come migliorare. L’ITC attirava molti trombonisti avidi di informazioni, dai professionisti agli studenti in età scolare ai dilettanti. Era incredibile quanti trombonisti fossero in cerca di un buon metodo di insegnamento.
La nostra idea originaria per il Camp era di attirare trombonisti che suonassero in orchestra ai più alti livelli e farli insegnare mentre si trovavano in tournée in Europa. L’idea ebbe subito un enorme successo, e presto tra i nostri ospiti ci furono Charlie Vernon, Jared Rodin, Joe Alessi, Stuart Dempster, Heinz Fadle, Joe Burnam, Carsten Svanberg, Ron Barron, Bruce Nelson, Thomas Horch, Jay Friedman, Michael Mulcahy, Jiggs Whigam, diversi insegnanti di tecnica Alexander ed una famosa attrice e cantante tedesca. Iniziammo poi un secondo Trombone Camp in Italia, in stretta collaborazione con Joe Burnam e Jared Rodin, mentre continuavamo con l’originario Camp tedesco. Anche in Italia la domanda era enorme.
Molti colleghi iniziarono a notare il successo dei nostri camp, e incominciarono loro stessi a dare vita ad altri “Trombone Camps”. Dopo aver passato dieci anni a mettere in moto questo
meccanismo, abbiamo sospeso il Trombone Camp in Germania. In realtà, l’introduzione di ottimi insegnamenti da parte di ottimi insegnanti aveva avuto il suo profondo
effetto. Non c’era più bisogno di noi!
Una caratteristica che distingue la mia filosofia del suonare e dell’insegnare da quella di molti altri insegnanti di trombone è che io non credo che un suono bello, o anche fantastico, sia abbastanza. La qualità del suono è un buon punto di partenza, ma non uno scopo in sé. Il suono è il mezzo o il veicolo dell’intenzione musicale, e non solo il risultato del “fare tutto nel modo giusto”.
Il linguaggio del corpo nella danza e nel teatro è simile al fraseggio musicale. Un ballerino deve “fraseggiare” con tutto il suo corpo, e un attore deve pronunciare una frase in modo che possa essere immediatamente afferrata, affinché il pubblico riesca a seguire la trama. Anche se la presentazione del testo in una produzione teatrale è imperfetta, deve sempre essere perfetta dal punto di vista emozionale. Questa è la massima priorità. Quello che viene detto deve essere sentito ed esperito dall’attore, così che il pubblico possa percepire e condividere quei sentimenti.
Anche noi trombonisti dobbiamo creare frasi con tutto il nostro corpo. Ciò non vuol dire necessariamente che muoviamo letteralmente tutto il corpo. Più che altro, implica l’idea che facciamo musica con tutti noi stessi: corpo, mente e spirito. Questo non si può fingere.
Il mio insegnamento comprende lo sviluppo della tecnica del trombone senza distaccare il gesto musicale dal nostro essere, dal cuore e dall’anima. La tecnica separata dalla musica crea insensibilità nel musicista e nell’ascoltatore. È nostra responsabilità assicurarci che le nostre idee musicali siano vive e vengano da una zona della mente profonda e attiva. In caso contrario, non solo deludiamo e forse danneggiamo l’ascoltatore, ma anche falsifichiamo il potere della musica. Questo è un “peccato”, o per lo meno una trasgressione senza senso, almeno secondo il mio modo di vedere.
Io sottolineo anche l’importanza dello sviluppo dell’arte di ascoltare. La nostra abilità di ascoltare davvero è quello che unifica tutti gli elementi che servono per un’esecuzione musicale eccellente. Se io ascolto attentamente i miei studenti, essi ascolteranno attentamente se stessi. Se si ascoltano attentamente mentre suonano per un pubblico, saranno ascoltati attentamente. Avrà luogo una vera comunicazione.
Ascoltare attentamente il proprio suono svilupperà quel suono. Ascoltare attentamente la propria articolazione la renderà più chiara, e così via. Attraverso una ripetizione consapevole sviluppiamo le nostre abilità. L’immaginazione crea nelle nostre orecchie il risultato desiderato e lo confronta con quello che stiamo effettivamente producendo all’esterno. Ogni ripetizione ci porta più vicino all’ideale che udiamo dentro di noi. È l’immaginazione musicale che lavora per noi: essa è la nostra guida costante, che ci apre la strada cantando nel nostro orecchio.
La teoria pedagogica, anche se aiuta a chiarire le nostre idee, è sempre riduttiva. Non c’è niente di pre-confezionato nel mio insegnamento. Io reagisco ai suoni che sento e all’insieme psichico, mentale, emotivo e spirituale dell’essere umano, ossia lo studente, che è accanto a me.
Al di là dell’abilità dei miei studenti, cerco di far loro capire che io credo nella loro umanità e nel loro desiderio di esprimersi. Questa forma di rispetto e di riconoscimento spesso li aiuta a realizzare i loro obiettivi musicali. In un certo senso, cerco di promuovere la loro integrazione fisica, mentale, emotiva e spirituale per quello che riguarda il trombone e l’essere un vero musicista.
Come insegnante, io cerco di preparare lo studente ad essere l’insegnante di se stesso per tutta la vita. Ricordo agli allievi di non limitarsi a ricoprire il ruolo di studente modello. Ciò impedisce di assumersi la responsabilità di raggiungere una piena e vera auto-educazione. Per imparare davvero, gli studenti hanno bisogno di sviluppare la propria iniziativa personale, le proprie capacità critiche ed un sano rispetto per se stessi. Se sono troppo auto-critici, io li aiuto a concentrarsi sui loro aspetti positivi. Se sono in qualche modo delusi dalle proprie capacità, li metto nella situazione di confrontarsi con gli altri ed alzare il livello dei propri standard.
A causa delle differenze di personalità, retroterra
culturale, conoscenze e talento, ogni studente segue inevitabilmente una strada individuale verso l’acquisizione della massima abilità. Benché gli studenti debbano cercare di padroneggiare stili musicali
standardizzati, gli insegnanti devono anche aiutarli a realizzare pienamente le loro potenzialità come trombonisti senza sacrificare l’integrità del vero
strumento, l’essere umano.
Il nucleo del mio insegnamento prevede l’uso di metodi e raccolte di studi standard, che sono stati ampiamente sperimentati nel corso del tempo. Indipendentemente dalla direzione scelta dallo studente nel vasto campo della musica, le basi devono essere profondamente solidificate. Io non esito a modificare, omettere o integrare gli esercizi o il repertorio con materiale che favorisca la personalità, le inclinazioni o gli interessi musicali specifici di un allievo.
I passi d’orchestra in questo piano di studi sono elencati più o meno secondo la difficoltà. Non tutti quelli importanti sono presenti. Quelli selezionati sono intesi semplicemente come esempi per uno studio più completo di tutto il repertorio significativo. I soli sono esempi di repertorio di un livello specifico, ma non vanno intesi come regole fisse.
First Year: Legato Studies, Sound Development: Bordogni/Rochut Book I Technique and Articulation: Ability to perform all major and minor scales and arpeggios in at least 2 octaves. Kopprasch, Vol. I Arban, Complete Method for Trombone Gaetke, 32 Tägliche Lippen-und Zungenuebungen Schlossberg, Daily Drills and Technical Studies Tyrell, 40 Progressive Studies for Trombone in Bass Clef Mueller, Technical Studies Sightreading
preparation, orchestral prep:
Blahzevich Clef Studies Bordogni/Rochut in clefs Range building: Charles Vernon, The Singing Approach to the Trombone Donald Hunsberger, Remington Warm-up Studies Blume/Fink, 36 Studies for Trombone Flexibility: Charles Colin, Flexibility Studies in 3 vol. Branimir Slokar, Flexibilities Orchestral
Excerpts: Mozart: Tuba Mirum solo Rossini: La Gazza Ladra Berlioz: Hungarian March Wagner: Ride of the Valkyries, 3. Act Lohengrin, Tannhaeuser, Saint-Saens: 3.Symphony Rimsky-Korsakoff: Russian Easter Overture Solos: Morceau Symphonique, Gulimant ; Elegy fuer Mippy II, Bernstein ; Romance, Ewald; Andante et Allegro, Barat; In a Reflective Mood, Nestico; La Femme a Barbe, Bergmans; Hommage a Bach, Bozza; Sonatas by Marcello, Vivaldi, Haendel, Galliard. Second Year Legato Studies, Sound Development: Bordogni/Rochut, Book II Technique and Articulation: Major and Minor scales and arpeggios in two and three octaves, legato, staccato. Whole tone scales, modal scales, chromatic scales Kopprasch, Vol. II Arban, Complete Method for Trombone, (incuding double/triple tonguing) Schlossberg, Daily Drills and Technical Studies Sightreading
preparation, orchestral prep
Blahzevich, Clef Studies Bordogni/Rochut in clefs Blahzevich Sequences (Rhythm, clefs, concentration) Range building: Charles Vernon, The Singing Approach to the Trombone Tom Ervin, Rangebuliding on the Trombone Bordogni/Rochut in tenor and alto clef Flexibility: Charles Colin, Flexibility Studies in 3 vol. Branimir Slokar, Flexibilities Orchestral
Excerpts: Strauss, Till Eulenspiegel, Ein Heldenleben, Brahms, 1. Symphonie, Symphonic Metamorphosis, Hindemith, Mathis der Maler Tchaikowsky, 4, 5, 6 Symphonies Mahler, 3.,
5, 6 Symphonies Bruckner, 3, 4, 5 Symphonies Stravinsky, Firebird Verdie, Othello Solos: Serocki Sonatine; Hindemith Sonata; David
Concertino; Weber Romance; Sulek Sonata “Vox Gabrieli”; Rimsky-Korsakoff
Concerto; Blahzevich Concert Sketch No. 5 and Concerto No. 2;
Prior, Bluebells of Scotland, and Thoughts of Love; Bozza Ballade;
Frescobaldi Canzonas; Haendel
Sonata in a-moll; Wagenseil Concerto Third Year Secondary
Instruments: Alto trombone, Bass Trumpet, Tenor Tuba
and/or Bass Trombone or Contrabass Trombone may be introduced according to
talent and abilities of student. Legato Studies, Sound Development: Bordogni/Rochut Book II, III Technique and Articulation: Major and Minor scales and arpeggios in two and three octaves, legato, staccato. Whole tone scales, modal scales, chromatic scales Bitsch, 15 Etudes de Rhythme Bach, Cello Suites Telemann, Solo Sonatas Schlossberg, Daily Drills and Technical Studies Sightreading
Preparation, Rhythm, Orchestral Prep:
Changing Meter Studies Bordogni/Rochut in clefs Bona, Rhythmical Articulation Range building: Charles Vernon, The Singing Approach to the Trombone Tom Ervin, Rangebuliding on the Trombone Bordogni/Rochut in tenor and alto clef Flexibilities: Charles Colin, Flexibility Studies in 3 vol. Branimir Slokar, Flexibilities Orchestral
Excerpts: Strauss Till Eulenspiegel, Ein Heldenleben, Brahms 1. Symphonic Metamorphosis, Mathis der Maler,
Tchaikowsky 4, 5, 6 Mahler 3., 5, 6, Bruckner 3, 4, 5, Stravinsky
Firebird, Verdi Othello, Rossini William Tell, Solos: Serocki Sonatine, Hindemith
Sonata, David Concertino Weber Romance, Sulek Sonata “Vox Gabrieli”,
Rimsky-Korsakoff Concerto, Blahzevich Concert Sketch No.5, and Concerto No. 2, Bluebells of Scotland, Thoughts of Love, Bozza Ballade, Frescobaldi Canzonas, Wagenseil Concerto, Persichetti Parable Fourth Year Legato Studies, Sound Development: Bordogni/Rochut Book II, III Schubert, Schumann, Mahler, Brahms, etc. Lieder Technique
and Articulation:
Bitsch 15 Etudes de Rhythme Bach Cello Suites Telemann Solo
Sonatas Schlossberg—Daily Drills and Technical Studies Sightreading
preparation, Rhythm, Orchestral prep:
Changing Meter Studies Bordogni/Rochut in clefs Bona Rhythmical Articulation Clef Studies Ralph Sauer Range building: The Singing Approach to the Trombone—Charlie Vernon
Bordogni/Rochut in tenor and alto clef Flexibilities: Lip Flexibilities--David Wilkin Orchestral
Excerpts: Ravel Bolero,
L’Enfant et les Sortileges, Berg, Wozzeck, Lulu, Orchestra works, 2, 3, 4. Brahms, complete Bruckner Symphonies, Mahler, Berlioz Symphonie Fantastique, Verdi Operas, Pfitzner Operas, Bartok Miraculous Mandarin, Stravinsky Pulcinella, Rite of Spring, Shostakovich, Prokofieff Symphonies,etc. Solos: Tomasi Concerto, Grondahl
Concerto, Martin Ballade, Albrechtsberger Concerto, Bourgeois Concerto,
Creston Fantasy, Leopold Mozart Concerto,
Berio Sequenza V, Crespo Improvisation Nordheim Hunting of the Snark, Brahms Vier
Ernste Lieder, Rabe Basta Scelsi Tre Pezzi
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